ItWikiCon/2020/Programma/Perché non posso fotografare la piazza del mio paese?

From Meta, a Wikimedia project coordination wiki
Perché non posso fotografare la piazza del mio paese?
Tipologia Presentazione
Stanza 1
Giorno 25 ottobre 2020
Orario 11:15–12:00
Moderatori Ferdi2005

Superchilum

Appunti Appunti collaborativi

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Informazioni su Perché non posso fotografare la piazza del mio paese?. Questa sessione itWikiCon 2020 si terrà alle 11:15 del 25 ottobre 2020. La sessione sarà tenuta da Laurentius.

Puoi segnalarti fra gli interessati a fondo pagina!

Descrizione

Registrazione dell'intervento

In Italia non abbiamo la libertà di panorama e abbiamo una legislazione sui beni culturali che ci rende la vita ancora più difficile.

In molti casi (ma non sempre!), il fotografo che ritrae un monumento deve chiedere un'autorizzazione per poter utilizzare la sua opera, anche se si tratta di un edificio di duemila anni fa. È l'ostacolo principale che ha avuto Wiki Loves Monuments in Italia, dal 2012 ad oggi, spingendoci a lunghe e complesse ricerche di autorizzazioni.

Ma cosa davvero possiamo o non possiamo fare? Cosa significa chiedere un'autorizzazione, quando serve e come? Qual è la posizione di Commons e di Wiki Loves Monuments (che sono diverse fra di loro!)? E soprattutto: c'è una strada per uscirne, e per cambiare le cose in futuro? Forse sì. Possiamo almeno sperarci.

Obiettivi
  1. per tutti: spiegare cos'è la libertà di panorama, che in Italia non c'è e come mai è un problema;
  2. per i wikipediani, i wikifotografi e volontari vari: chiarire quali limiti ci sono (o non ci sono) nel momento di caricare un'immagine su Commons o quando si partecipa a Wiki Loves Monuments;
  3. per chi vuole fare qualcosa di più: discutere di come possiamo cambiare le cose in meglio, chiedendo delle leggi migliori.

Note

Durante la presentazione potrò rispondere ad eventuali domande, o approfondire il tema, in chat.

Domande

Persone interessate all'argomento[edit]

Domande e risposte[edit]

Queste sono le domande ricevute durante la presentazione, e le relative risposte. Ogni risposta è data sulla base delle mie conoscenze, che hanno dei limiti: se vede errori o cose che mi sono sfuggite segnalatemelo!

Non sarebbe possibile accordarsi con una associazione di architetti/scultori/etc per avere un'autorizzazione generale per tutti i suoi aderenti per quanto riguarda la libertà di panorama di edifici e monumenti?

No, perché l'autorizzazione la deve dare l'autore o detentore dei diritti, quindi non può farlo l'associazione per tutti.

L'associazione potrebbe però aiutare negli aspetti politici: una dichiarazione da parte di un'associazione di architetti e scultori che sostiene la libertà di panorama darebbe un segnale importante, chiarendo che non è uno scontro fra chi detiene i diritti e chi vuole sfruttarli (per gli architetti in Italia abbiamo già indicazioni chiare).

In teoria, potrebbe inoltre aiutarci a cercare autorizzazioni: ad esempio, chiedendo a tutti i loro aderenti di dare un'autorizzazione. Potrebbero anche fare entrambe le cose assieme: una dichiarazione a sostegno della libertà di panorama in cui al contempo i firmatari autorizzano la fotografia delle loro opere.

Non c'era stata una discussione al parlamento europeo sulla libertà di panorama l'anno scorso?

Sì, se n'è parlato sia in parlamento europeo (in corrispondenza della discussione della direttiva sul diritto d'autore approvata nella primavera del 2019) sia nel parlamento italiano.

Purtroppo però la direttiva europea del 2019 non include la libertà di panorama, che quindi rimane un'opzione che il singolo paese può implementare o meno.

Come si concilia l'ampio uso delle fotografie nei media sociali con tutto questo?

Molti degli usi sui social sono irregolari, ma tipicamente non ci fanno caso né gli utenti né i titolari dei diritti (né tantomeno i gestori dei social network). Questo vale sia per il diritto d'autore che per il Codice dei beni culturali. Nei progetti Wikimedia invece ci teniamo a rispettare le leggi!

C'è da dire che, le modifiche del Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2014 (il decreto ArtBonus) e del 2017, che hanno ridotto le restrizioni con il comma 3 bis dell'articolo 108, sono state pensate anche per permettere di condividere le foto sui social; tuttavia, a rigore sono inefficaci, perché l'uso dei social è chiaramente commerciale (magari non per l'utente, ma sicuramente per il gestore della piattaforma), quindi le casistiche di quel comma non si applicano.

Perché per Wiki Loves Monuments chiediamo autorizzazioni anche alle diocesi?

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio in effetti non richiede necessariamente un'autorizzazione per la fotografia, almeno finché si parla di esterni di beni che non siano in consegna a enti pubblici territoriali.

Nella prassi di Wiki Loves Monuments, però, per l'inserimento nelle liste dei monumenti fotografabili è (quasi) sempre richiesta una "autorizzazione". Credo che i motivi per cui questo avviene siano diversi, non ultima una questione di uniformità: nel caso tipico le autorizzazioni sono necessarie, e anche gli altri sono stati gestiti in modo analogo.

Al di là di questo, però, rimangono due problemi fondamentali:

  1. bisogna sapere chi ha in consegna un bene, che non è scontato: ad esempio, una chiesa può essere di proprietà statale e lasciata in uso alla chiesa.
  2. abbiamo bisogno di una fonte terza che ci dia un elenco dei beni culturali / monumenti.

Le "autorizzazioni" di WLM, anche nel caso in cui un'autorizzazione non sia necessaria (e che quindi sono più propriamente richieste di adesione), assolvono anche a questi scopi.

L'inclusione di altri beni a mio parere può essere discussa, ma è necessario avere informazioni certe sul fatto che non siano in consegna a enti territoriali, e avere un criterio chiaro di inclusione (e quindi una lista che proviene da una fonte terza).

Perché la diocesi mi ha addirittura negato l'autorizzazione se in realtà non è dovuta?

Non lo so, ma può darsi che nemmeno loro si rendano conto che non è dovuta. È un'incomprensione comune che il possesso materiale di un bene implichi il diritto di poter stabilire chi può pubblicarne foto e chi no. Questo è del tutto falso con il diritto d'autore (che non viene trasferito insieme al possesso dell'opera), e solo limitatamente vero per il Codice dei beni culturali.

Può anche darsi che la diocesi abbia in piedi un sistema di autorizzazioni per alcuni beni che legittimamente la richiedono, ad esempio per gli interni o per i beni che sono esposti nel museo diocesano, e che questa sia stata estesa anche a casi in cui in realtà è improprio parlare di autorizzazioni.

Wikimedia Svezia è stata multata per dei link...?

Wikimedia Svezia, nel 2017, è stata condannata a pagare una multa di 750.000 SEK (circa 75.000 €) per via di un sito web, da loro gestito, per cercare immagini di beni culturali pubblici archiviate su Wikimedia Commons. Per quanto le immagini fossero su Commons, quel sito specifico era gestito direttamente da Wikimedia Svezia, e questo ha permesso di portarli in tribunale.

La sentenza è stata un duro colpo perché (oltre naturalmente alla questione economica) fino a quel momento la Svezia era considerata un paese in cui la libertà di panorama c'era. In questo modo, è stata data un'interpretazione molto più restrittiva della legge.

Quindi per la foto File:Nembro municipio.JPG ci sarebbe servita l'autorizzazione del comune di Nembro?

La foto rappresenta il municipio di Nembro, ex Casa del Littorio, opera di Alziro Bergonzo.

Ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, presumibilmente si tratta di un bene culturale; in particolare non è sufficientemente recente da escluderlo (l'autore è morto e l'opera risale a oltre 70 anni fa). È presumibilmente in consegna al comune di Nembro, che è un ente pubblico territoriale. Quindi sì, è necessaria l'autorizzazione del comune di Nembro. Ricordo, comunque, che secondo le linee guida di Commons questo non è motivo di cancellazione.

Inoltre, l'architetto è morto nel 1997, quindi l'opera è ancora coperta da diritti d'autore - degli eredi o delle persone o enti a cui sono stati ceduti. Non essendoci libertà di panorama in Italia, la pubblicazione di questa foto richiede anche l'autorizzazione del detentore dei diritti. Questo è considerato motivo di cancellazione su Commons.

Quest'edificio è uno dei casi sfortunati in cui entrambe le restrizioni si applicano: è abbastanza vecchio da essere soggetto ai vincoli del Codice dei beni culturali ma non abbastanza da raggiungere la scadenza del diritto d'autore.

Il concetto "patrimonio dell'umanità" di alcuni beni non è in contraddizione con queste limitazioni?

Moralmente mi sembra chiaramente in contrasto: se è patrimonio dell'umanità, non dovrebbe l'umanità intera poterne fruire, nel rispetto del bene stesso?

Nella pratica, però, i siti patrimonio dell'umanità non fanno eccezione a queste regole. Visto che c'è dietro l'UNESCO, che è un'organizzazione delle Nazioni unite, non escluderei a priori che esista qualche trattato internazionale che possa salvarci, ma io non ne sono a conoscenza.

Non possiamo neanche chiedere le autorizzazioni in blocco all'UNESCO, perché i beni non sono in consegna a loro. Al massimo potremmo chiedere il loro appoggio nella ricerca di autorizzazioni (e in effetti è un discorso che abbiamo fatto in passato con persone affiliate all'UNESCO).

Cambia qualcosa se l'opera nel frattempo è stata distrutta/demolita?

Nel caso del diritto d'autore, direi che non cambia nulla.

Nel caso del Codice dei beni culturali, non ne sono sicuro. Il sistema di autorizzazioni è basato sull'avere in consegna un bene: per come lo leggo io, se il bene non esiste più, non può essere in consegna a nessuno, e quindi non possono esserci restrizioni. Non ci metterei però la mano sul fuoco.

Le autorizzazioni da parte dei comuni sarebbero retroattive? posso "sanare" la situazione di una foto già pubblicata senza autorizzazione?

Le autorizzazioni riguardano non tanto lo scatto (ci può essere anche questo elemento, ma di solito non è quello critico) ma la pubblicazione, e quindi sì, è possibile "sanare" la situazione di una foto già pubblicata.

In effetti, nel momento in cui un comune autorizza la pubblicazione di fotografie dei beni che ha in consegna sotto licenza libera, questo si applica anche a tutte le foto già scattate. Anche per questo è opportuno chiedere agli enti l'autorizzazione generale a pubblicare le foto, non semplicemente a partecipare a Wiki Loves Monuments.

Ci sono iniziative di advocacy legislativo in corso sulla libertà di panorama in Italia?

Sì! È una delle cose più importanti che fa Wikimedia Italia.

A che normativa posso fare riferimento per i cimiteri monumentali (proprietà del Comune)? Se riproduci delle foto di cimiteri pubblici (opere + vedute) su cartaceo e digitale devono, quindi, essere senza scopo di lucro e devi attendere il permesso per procedere dal Comune per pubblicazioni o altro? (per non avere problemi). So che dipende da comune e comune riguardo sia il fotografare sia il riprodurre (sia per le opere sia per la mappa territoriale) - ognuno "dice la sua".

Sì, in generale per riproduzioni di un cimitero monumentale comunale bisogna chiedere l'autorizzazione del comune, tranne nei casi in cui l'articolo 108 stabilisce che non sono necessarie.

Il caso del cimitero monumentale è un po' particolare perché c'è sia un concetto complessivo di cimitero (nel suo complesso) che delle singole opere contenute. Entrambi possono essere considerati beni culturali, ed entrambi possono essere soggetti a diritto d'autore.

Per quanto riguarda invece la mappa del cimitero, possono esserci dei diritti su una specifica mappa (ad esempio una mappa disegnata dal comune e appesa all'ingresso del cimitero), ma è pienamente legittimo disegnarsi da sé una mappa (ad esempio su OpenStreetMap), magari partendo da foto satellitari o da tracce GPS.

Alla luce del Codice dei beni culturali, come mai se vado su Commons trovo foto del Colosseo? Abbiamo ricevuto un'autorizzazione?

No, non ci sono autorizzazioni per la riproduzione di fotografie del Colosseo su Commons, purtroppo.

Tuttavia, la posizione di Wikimedia Commons sulle restrizioni diverse dal diritto d'autore implica che il non rispetto del Codice dei beni culturali non è motivo di cancellazione. Questo ha senso, nella prospettiva di Commons, perché mentre il diritto d'autore ha un certo livello di armonizzazione internazionale (grazie alla convenzione di Berna e altri trattati internazionali), altri tipi di restrizioni variano da nazione a nazione, e non è proponibile tenere in considerazione ogni singola legislazione del mondo. Quindi, di fatto, su Commons è richiesto il rispetto del diritto d'autore, il rispetto delle leggi degli Stati uniti (dove si trovano i server e la Wikimedia Foundation), ma non necessariamente di altre leggi locali. Ciò non toglie che sia irregolare in Italia, e quindi non possiamo semplicemente far finta che il problema non esista.