Translations:Strategy/Wikimedia movement/2017/Sources/Indonesia research findings draft May 2017/261/it

From Meta, a Wikimedia project coordination wiki

Molti fattori hanno contribuito a una perdita di fede e attendibilità nelle fonti di informazione. Questo include:

    • Storia e controllo dei media in Indonesia e Brasile. Sotto il Nuovo Ordine (la dittatura militare del presidente Suharto dal 1966 al 1998) i media erano strettamente controllati. Dopo che è iniziata la liberalizzazione dei media nel 1999, il paese ha fatto diversi passi avanti nella diversità, qualità e professionalità del contenuto giornalistico nel paese.$1 Dal punto di vista della libertà di informazione il paese è "parzialmente libero"$2 e si classifica 124° su 180 paesi nel World Press Freedom Index di Reporter senza frontiere.$4

      Il Brasile ha una storia più irregolare di controllo dei media, con momenti alti e bassi di censura di governativa durante il governo del presidente Getulio Vargas dal 1930 al 1945, e dal 1951 al 1954. La censura è stata de facto reintrodotta durante il regime militare (1964-1985).$5 Il Brasile è 103° su 180 paesi nel World Press Freedom Index di Reporter senza frontiere. [Nota: gli altri paesi del Global South Nuove Voci sono in queste posizioni: Nigeria 122; India 136; Messico 147.]

    • È conoscenza comune che la proprietà dei media in Indonesia è altamente concentrata, con alcune società oligarchiche che promuovono i loro affari e interessi politici attraverso le loro piattaforme d'informazione, che sono sempre più multi-canale.$7 In quest'epoca, i media locali hanno sofferto e gli imperi mediatici stanno diventando sempre più potenti e centralizzati. Questo fenomeno è comune globalmente ma particolarmente evidente in molti mercati emergenti, inclusi altri paesi studiati nelle ricerche del Global South su Nuove Voci (Brasile) e Nuovi Lettori (Nigeria, Messico).
    • Aumento dell'uso di internet per la ricerca e il consumo di informazioni, dove qualunque persona o entità può mettere informazione online. In particolare per quelli che a) non navigano in lingue con grande quantità di contenuto digitale, e/o b) cercano informazioni in argomenti altamente specializzati nella loro lingua, le probabilità di trovare informazioni di bassa qualità e non verificata è maggiore.
    • Maggior prevalenza su internet di contenuto sensazionalistico o non vero, dato che i modello di business online sono orientati ad ottenere clic a qualunque costo. Combinato con il fattore precedente, questo ha portato all'idea che internet possa essere pieno di contenuto spazzatura.
    • Crescente popolarità del termine "fake news", che è aumentata dalle elezioni presidenziali statunitensi del 2016 e lo vede ora diffuso globalmente. Gli intervistati usano il termine "fake news" per descrivere qualunque contenuto sensazionalistico, e il termine sembra essere sempre più correlato all'informazione che viene trovata su internet.