Universal Code of Conduct/2021 consultations/Enforcement/Italian community/it

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Codice universale di condotta

Introduzione

La Wikipedia in italiano è stata creata l’11 maggio del 2001 e attualmente è l’ottava Wikipedia per dimensione con 1,683,964 voci e 10,286 utenti attivi, il numero totale di modifiche è pari a 119,371,679 (Dati del 2 aprile 2021).

I volontari si trovano soprattutto in Italia e nell’area italofona della Svizzera, pochi provengono da altre parti del mondo, in particolare paesi europei e continente americano (fonte: https://stats.wikimedia.org).

Nel progetto ci sono 113 amministratori, 6 burocrati e 9 checkuser, c’è una procedura di riconferma annuale per amministratori e CU.

Insieme alla Wikipedia in italiano sono stati coinvolti nella consultazione comunitaria i progetti regionali più attivi (eml, lij, lld, lmo, nap, pms, sc, scn e vec) e i progetti fratelli in lingua italiana (Wikisource, Wikinews, Wikibooks, Wikiversity, Wikiquote, Wiktionary e Wikivoyage).

Accoglienza del codice universale di condotta

Prima dell’inizio della redazione della bozza (luglio 2020) è stato postato un messaggio al bar di it.wiki con una spiegazione degli scopi del codice universale di condotta (CUC), durante la fase di redazione della bozza un gruppo di utenti esperti e amministratori ha fornito feedback sulla bozza del codice e ha partecipato alla traduzione. Una parte della comunità era quindi già informata sui contenuti del CUC.

Una parte delle domande emerse in questo periodo e subito dopo l’approvazione della bozza da parte del Board riguardano:

  • le modalità di adeguamento delle linee guida esistenti al CUC
  • le tempistiche
  • i possibili cambiamenti delle modalità di intervento di WMF nei progetti
  • le implicazioni legali del CUC.

Descrizione delle linee guida della comunità

La Wikipedia in italiano ha una struttura abbastanza completa di linee guida sul comportamento e di pagine per segnalare i diversi tipi di comportamento contrari al CUC e per gestire la risoluzione dei conflitti tra utenti. La pagina delle richieste agli amministratori funge da collettore delle segnalazioni per le quali non c’è una pagina dedicata, da qui gli utenti vengono diretti alle pagine o procedure più adatte.

Ci sono percorsi di escalation per la risoluzione di conflitti, che partono dall’invito a chiarirsi in pagina di discussione fino alla richiesta di pareri e come opzione finale la segnalazione di problematicità. Non esiste comitato di arbitraggio.

Gli amministratori tendono ad intervenire nella mediazione (alcune linee guida lo prevedono espressamente). All’interno del progetto c’è una tolleranza molto bassa per comportamenti che possono avere un impatto negativo sull’attività editoriale. Durante la consultazione non vi sono state reazioni negative nei confronti del CUC.

Pagine con descrizione dei metodi di segnalazione o di gestione dei conflitti
Pagine di segnalazione

Consultazioni e coinvolgimento

Sulla Wikipedia in italiano, oltre ad un primo annuncio pubblicato al bar all’inizio delle consultazioni, sono state create delle pagine apposite per la consultazione: una pagina generale con la descrizione degli obiettivi della consultazione e di come prendervi parte; una pagina dedicata alle discussioni e un elenco di FAQ, in parte adattate da quelle presenti su Meta ma con una descrizione più ampia di tutto il processo relativo al CUC.

Per riuscire a coinvolgere anche utenti nuovi o con minore conoscenza delle linee guida esistenti è stata tentata una forma molto elementare di gamification creando degli scenari nei quali le persone potessero immedesimarsi e proporre idee e suggerimenti. Per raggiungere gli utenti attivi e gli amministratori sono stati usati la ML, email personali e call. Il questionario è stato linkato nel sitenotice dal 9 al 16 febbraio 2021.

Le persone coinvolte in modo individuale (in forme pubbliche o private) sono state 69, le risposte al questionario sono state 1911.

Nei progetti regionali e nei progetti fratelli sono stati lasciati diversi messaggi nei vari bar, all’inizio dell’attività e in seguito per invitare gli utenti a rispondere a delle domande molto semplici e a partecipare al questionario.

Sono stati contattati anche utenti coinvolti nell’organizzazione di eventi offline (itwikicon and edit-a-thon).

Via email sono stati contattati le utenti attive e alcuni partecipanti al progetto LGBT.

Tasso di risposte

Le risposte su pagine pubbliche sono state poche. A parte il questionario anonimo i metodi più efficaci sono stati i contatti individuali. Tramite il tentativo di gamification sono stati coinvolti alcuni utenti nuovi o meno esperti.

Le risposte sui progetti regionali e fratelli sono state scarse o nulle, in uno di questi gli utenti hanno dovuto cercare nel lontano passato l’ultimo caso di comportamento inaccettabile per ricostruire come era stato gestito.

Le domande poste durante la consultazione

Segnalazione di comportamenti inappropriati

24,8% di coloro che hanno risposto al questionario hanno dichiarato di aver vissuto o visto forme di comportamenti inappropriati nei progetti Wikimedia. Alla domanda sulle difficoltà incontrate nella segnalazione di questi i due punti principali emersi sono:

  • visibilità, molti hanno segnalato difficoltà nel trovare le pagine in cui segnalare, alcuni non conoscevano l’esistenza di metodi/pagine di segnalazione
  • anonimità: alcuni utenti hanno preferito non segnalare per timore di ritorsioni da parte di utenti o amministratori, alcuni non si fidano dell’imparzialità di chi gestisce le segnalazioni.

Durante la consultazione sono stati forniti alcuni suggerimenti per rendere la segnalazione più semplice e visibile:

  • Un link “segnala” in ogni pagina
  • Un link al percorso di segnalazione nel menu laterale
  • Una spiegazione nel messaggio di benvenuto o in una pop-up durante la registrazione
  • qualcuno ha suggerito un “pulsante rosso” in posizione ben visibile e facile da usare

Una domanda riguardava la segnalazione di molestie gravi o minacce. C’è accordo generale sul fatto che la procedura di segnalazione per molestie/minacce dovrebbe essere ben nota a tutti, attualmente solo il 50,7% dei 1838 che hanno risposto a questo punto sanno come e dove segnalare questo tipo di episodi. Dal lato amministratori c’è la sensazione generale che un contatto diretto con le FFOO sarebbe più rapido ed efficiente per questi casi.

Alla richiesta di opinioni su un metodo di segnalazione privato, il 67,8% dei partecipanti pensa che, oltre alle pagine già esistenti, sarebbe utile averne uno:

Oltre alle pagine di segnalazione già presenti nel progetto
potrebbe essere utile, secondo te,
una modalità di segnalazione privata?

Alla domanda su un possibile tipo di strumento privato e di utilizzo facile per segnalare comportamenti inappropriati le 1758 risposte si dividono così:

Quale strumento pensi possa essere utile?

Tra i suggerimenti emersi nella sezione “altro” vi sono l’uso di chat o strumenti di messaggistica istantanea. Sono però state espresse anche delle perplessità su mezzi di comunicazione non pubblici perché violano principi di trasparenza. Alcuni partecipanti al questionario ritengono importante che vi sia una risposta o feedback a fronte di una segnalazione per rassicurare il “segnalante” che la sua segnalazione è stata ricevuta e presa in carico da qualcuno.

Alla domanda su come conciliare un mezzo privato con esigenze di trasparenza e accountability, le proposte sono la proposta di un sistema di ticketing da un lato e dall’altra quella di tenere traccia, all’interno del progetto e in forma anonima, delle segnalazioni aperte o in elaborazione.

Un’altra domanda riguardava modi per conciliare la privacy con l’esigenza di tenere traccia dei vandali ricorrenti (LTA) e dei vandali cross-wiki. Questa domanda è stata rivolta agli amministratori tramite la ML. Le proposte riguardano tipi diversi di spazi riservati cross-wiki in cui condividere le informazioni di questo tipo. Sono stati sollevati anche dei dubbi sulla sicurezza di mailman per la Mailing List degli amministratori.

Comportamenti inaccettabili avvenuti fuori di progetti

Il 16,4% dei 1818 che hanno risposto a questo punto hanno dichiarato di essere stati vittima o testimoni di qualche forma di comportamento inappropriato che ha avuto luogo fuori dai progetti Wikimedia ma che era legato all’attività dentro i progetti stessi.

Alla domanda su come considerare o gestire queste violazioni poco più della metà delle risposte (52,6%) si sono dichiarate d’accordo sul fatto che questi comportamenti dovrebbero essere segnalati o considerati all’interno dei progetti, il 43,3% pensa che debbano essere segnalati nel social media o sede in cui hanno avuto luogo e il 34,5% pensa che siano da segnalare a T&S.

Una minoranza di utenti pensa che ciò che avviene fuori dai progetti non debba invece essere preso in considerazione. Nel questionario la domanda non era formulata in modo chiarissimo e anche la modalità “multiple-choice” per le risposte non è stata la scelta migliore, il risultato di questa specifica parte del questionario non è completamente soddisfacente.

Lo stesso aspetto è stato affrontato anche nelle consultazioni individuali, essendoci stati casi seri di molestie e doxxing, la possibilità di poter segnalare questi episodi a T&S e forme di sostegno legale sono considerati aspetti importanti.

Un altro punto emerso è che esistono su diverse piattaforme gruppi informali dai nomi contenenti "wiki*edia" che quindi trasmettono l'idea di una qualche forma di ufficialità. Questi gruppi non sono gestiti o moderati da persone scelte dalla comunità e spesso vi hanno luogo comportamenti inadeguati in forma di risposte brusche o altre forme inappropriate di comunicazione. Uno dei suggerimenti è quello di creare spazi "ufficiali" come lo sono i chan IRC con scopo, ambito e regole basate su UCoC.

Gestione delle segnalazioni

Nel questionario è stata posta la domanda: Chi dovrebbe occuparsi delle segnalazioni e poi gestire le eventuali violazioni del codice di condotta??

Chi dovrebbe occuparsi di segnalazioni e gestione?

Tra i suggerimenti nella sezione “altro” ci sono:

  • Un gruppo dedicato e misto di amministratori e utenti
  • Un gruppo dedicato e misto di volontari locali e globali

Una proposta fatta da molti, sia nel questionario sia nelle consultazioni, è quella di creare diversi livelli di risposta (locale e globale) a seconda della gravità della segnalazione. Diversi partecipanti hanno indicato che chiunque risponda alle segnalazioni dovrebbe avere esperienza nei progetti e la capacità di valutare la gravità dell’episodio segnalato.

Temi su cui i partecipanti hanno espresso perplessità sono: l’imparzialità, i tempi di risposta/reazione e le capacità delle persone incaricate di rispondere alle segnalazioni.

Durante le consultazioni off-wiki diversi interpellati hanno espresso il bisogno di una definizione di “molestie” chiara e condivisa nel progetto, il timore è che le normali attività di manutenzione (cancellazioni, spostamenti in sandbox, rollback) possano essere interpretate come forme di molestia aumentando il numero di segnalazioni da gestire.

Un altro punto è stato quello della gestione del possibile aumento del numero di segnalazioni. Rendere le segnalazioni più facili probabilmente farà aumentare il numero delle stesse e anche gli abusi da parte di troll e vandali. Le soluzioni proposte per gestire volumi e abusi (considerando anche eventuali utenti che non comprendono come e per cosa usare i mezzi di reporting o segnalano questioni legate ai contenuti) vanno dalla creazione, nello strumento di segnalazione, di un menu dedicato con la scelta di cosa segnalare a sistemi di attribuzione di priorità alle segnalazioni che possano effettuare un filtraggio e fare in modo che non si perdano quelle “serie”. E’ stato anche puntualizzato che i percorsi di segnalazione e di escalation devono essere ben spiegati all’interno del progetto.

Sostegno per le vittime di molestie

In generale c’è accordo che le segnalazioni riguardanti temi o categorie vulnerabili debbano essere gestite da un gruppo e non da singole persone. Questo stesso gruppo dovrebbe avere competenze specifiche ed essere supportato da specialisti (psicologi, legali ecc).

Opinioni su un ipotetico ente sovra progetto

Nell’ipotesi di creazione di una qualche forma di “ente” globale che si occupi di risoluzione dei conflitti e di questioni legate al codice di condotta nel sondaggio è stato chiesto di esprimere il livello di accordo o disaccordo su alcune affermazioni.

La decisione di creare questo "ente globale" deve essere presa dalla comunità globale
1=Non sono d'accordo, 5=Sono d'accordo
L’ambito di intervento di questo ente deve essere definito in modo molto chiaro
Deve poter essere interpellato in qualsiasi lingua, senza barriere linguistiche
Questo ente globale dovrebbe occuparsi di tutti i progetti e le comunità del movimento Wikimedia
L'ente globale dovrebbe occuparsi solo dei progetti piccoli che non hanno procedure proprie
Le comunità più grandi dovrebbero poter scegliere se avvalersi o meno di questo ipotetico ente globale

Nel questionario erano chiesti anche suggerimenti e commenti su questo ipotetico ente globale, riassumendo quanto scritto i commenti sono stati su:

  • ambito: alcuni hanno specificato che la scelta da parte dei progetti di non aderire a questo ente globale dovrebbe essere consentita solo in presenza di un analogo ente locale oppure a fronte di una revisione periodica delle procedure e linee guida locali
  • composizione: a proposito della composizione le indicazioni sono state su: inclusione di utenti “normali”, di persone da tutto il mondo, e di staff di WMF. Alcuni hanno espresso dubbi sulla compatibilità fra l’appartenenza a questo ente e altri ruoli all’interno dei progetti. In genere c’è accordo sul fatto che chi fa parte di questo ente dovrebbe avere una formazione specifica o supporto da parte di esperti.
  • metodo: diverse persone hanno indicato come essenziale che questo ente garantisca il contraddittorio e ascolti tutte le parti coinvolte in una controversia (‘’w:Audi alteram partem’’).
  • rischi: tra i rischi evidenziati vi sono i possibili conflitti di interesse e di coinvolgimento personale nelle dispute.
  • attività di prevenzione: un numero significativo di persone hanno indicato che tra le attività di questo ipotetico ente dovrebbe esserci anche la “prevenzione”. Questo può accadere tramite attività di sensibilizzazione, di sostegno alle comunità più piccole nella redazione o adeguamento di linee guida e in genere nell’agire come una sorta di organo di consulenza alle comunità sugli aspetti riguardanti il codice di condotta.

Le principali perplessità su questo ipotetico ente riguardano la capacità di gestire e considerare le differenze culturali, di comprendere sfumature linguistiche, gestire conflitti fra culture e l’abilità di tutelare davvero le minoranze.

Misurazione e valutazione

Uno degli obiettivi posti per la consultazione in lingua locale era di raccogliere suggerimenti sui possibili metodi di valutazione e misurazione della capacità di una comunità di proteggere i volontari dalle molestie.
Questo aspetto è stato chiesto come domanda finale del "gioco", i suggerimenti possono essere classificati in tre tipi di metodi:

Valori quantitativi
  • Numero di blocchi per motivi legati al comportamento
  • Numero di segnalazioni di violazioni o comportamenti inaccettabili
Indici
  • Numero di amministratori/Numero di utenti attivi *Numero di amministratori/Numero di pagine (o voci)
  • Numero di casi "risolti" messo a confronto col numero totale di segnalazioni
  • Numero di segnalazioni messo a confronto con le dimensioni del progetto (numero di utenti attivi o numero di pagine/voci)
  • Rapporto (admin+rollbackers)/utenti attivi
Metodi qualitativi
  • Esistenza delle pagine di segnalazione
  • Esistenza di pagine di aiuto o descrizione dei metodi di segnalazione per le diverse casistiche
  • Esistenza di admins/usergroups dedicati per le segnalazioni
  • Esistenza di strumenti per individuare bad words e parole chiave (filtri e simili)
  • Questionari periodici (annuali)
  • Metodi per valutare la qualità delle pagine di aiuto e delle linee guida
  • Linee guida specifiche per attività offline

Nel corso delle consultazioni off-wiki il suggerimento di un questionario periodico in lingua locale è emerso ripetutamente.

Feedback dai progetti regionali e progetti fratelli

Gli utenti dei progetti fratelli sono spesso anche utenti di Wikipedia e quindi a conoscenza dei mezzi di segnalazione e degli usi nei progetti Wikimedia. Questo vale di meno per i progetti regionali che hanno una base di utenti propria e in cui gli utenti talvolta non hanno cognizione completa dell’ambiente Wikimedia e tendono ad avere atteggiamenti un po’ “territoriali”.

Tra i progetti fratelli e regionali solo alcuni hanno una pagina per le richieste agli amministratori, a volte gli utenti non sono consci dei vandalismi perché se ne occupa lo Small Wiki Monitoring Team.

Benché i casi di condotta inappropriata siano veramente rari ci sono utenti bloccati su Wikipedia che si inseriscono e iniziano a contribuire nei progetti di dimensioni minori portando a volte le loro particolarità comportamentali in ambienti che in caso di eccessi, non sono attrezzati per gestirle.

Nei progetti di dimensione minore sono state espresse alcune perplessità e timori di perdita di autonomia e indipendenza nel caso di creazione di un ente sovra progetto. Alcuni hanno espresso paure di “invasioni” da parte di vandali o malintenzionati. Nelle parole di un amministratore: “L’invasione da parte di malintenzionati è uno dei miei incubi”.

Bonus track - Organizzazione di eventi

Sono stati coinvolti alcuni utenti che hanno organizzato eventi di grandi dimensioni o che organizzano regolarmente eventi off-wiki come editathon e simili per chiedere loro possibili suggerimenti per rendere gli eventi conformi al CUC. Tutti hanno confermato che, anche se viene regolarmente citata la FSP, nessuno ha mai pensato ad un vero “piano di emergenza”. Diversi sono i suggerimenti, coinvolgere l’istituzione ospitante, informare i partecipanti sulle “regole” prima dell’inizio dell’evento lasciando loro il tempo di comprenderle. Per i non wikimediani tutto ciò può essere nuovo e inconsueto. Ci dovrebbe essere sempre una persona di contatto per questioni riguardanti il CUC ben individuabile. Se gli eventi sono aperti al pubblico sono necessari buon senso e tolleranza. In caso di conferenze o presentazioni pubbliche coinvolgere un altro wikimediano in modo da non essere soli può essere una buona idea.

Nel caso di wikicon o simili eventi di dimensioni maggiori e con un numero di partecipanti elevato ci dovrebbe essere un gruppo di persone ben riconoscibili (1 ogni 20 partecipanti è una proporzione considerata ragionevole) con l’incarico di occuparsi di FSP/CUC, con una presente in ogni spazio dedicato alla conferenza. Questo gruppo dovrebbe essere a conoscenza (avere concordato a priori) quando e come agire, ad esempio è stato proposto da più persone un sistema di cartellini gialli/rossi che è ben noto a tutti. Un eventuale contatto preliminare con le FO va valutato.

A volte violazioni e comportamenti inopportuni possono accadere durante lo stress della fase organizzativa. Stabilire a priori e ricordare regole di base o far condurre le discussioni da un facilitatore può essere utile.

Dati demografici dei partecipanti

Questionario

Risposte totali: 1911
Tutte le domande erano facoltative.

Chi ha risposto?

1. Come ti identifichi? (risposte totali 1818)

2. Da quanto tempo partecipi ai progetti? (risposte totali 1702)

3. In quali progetti sei più attivo? (risposte totali 1491)

4. In che modo partecipi ai progetti? (risposte totali 1797)

Conclusioni

La comunità italiana ha deciso parecchio tempo fa che un ambiente pacifico è basilare per l’attività editoriale le linee guida locali sono probabilmente già più restrittive del codice di condotta. Non vi sono inoltre particolari sentimenti negativi nei confronti di Wikimedia Foundation e pertanto nemmeno vi sono state reazioni negative nei confronti del codice o dell’attività di consultazione comunitaria.

Nel corso della consultazione sono state contattate 24 utenti attive (che dichiarano di essere donne nel profilo) e alcuni partecipanti al progetto LGBT, a fronte di domanda precisa tutti hanno dichiarato di non aver mai subito molestie o altri comportamenti inopportuni legati al genere o alla partecipazione nel progetto. Sono stati riportati alcuni episodi riconducibili o percepiti come forme di mansplaining e difficoltà legate all’argomento del progetto (categorizzazioni o terminologie) ma niente di “personale”. Una sola utente ha descritto l’intero progetto come sessista e dominato da una visione maschilista.

Le pagine per effettuare segnalazioni e le procedure di emergenza non sono in genere ben note a tutti gli utenti, per i nuovi utenti non sono semplici da trovare e in generale i metodi di comunicazione all’interno del progetto sono complicati e non di immediata comprensione. Utenti esperti e amministratori dovrebbero provare a pensare come un principiante, a come questi si approcciano ai progetti, alle difficoltà che incontrano e trovare modi per rendere il tutto più semplice, fluido e anche più friendly.